La data certa è tornata! Il Garante sanziona Replika e nel provvedimento compare l'ombra del fantasma.

Il Garante Privacy, con il provvedimento odierno, ha pesantemente sanzionato Replika, l'azienda nota per aver applicato l'intelligenza artificiale generativa ai chatbot e per aver regalato al mondo mondo nuovi e fantastici amici virtuali, fidanzate immaginarie, confidenti particolari, consigliori, psicologi, preti, best friend forever e ogni altro genere di supporto emotivo... dichiaratamente immaginario. Sembra un'idea uscita da Black Mirror e gli effetti collaterali si sono subito manifestati, richiedendo l'intervento delle autorità di vigilanza. Purtroppo, come spesso accade, i tempi degli Ent non sono gli stessi del mondo che li circonda e questo comporta delle implicazioni: i danni continuano, il business prosegue, l'intervento perde mordente.
Nei prossimi giorni verranno digitati fiumi di bit sul caso Replika: il provvedimento sarà passato al setaccio, la sanzione da €5.000.000 farà scalpore, i fautori delle nuove tecnologie imbracceranno le armi contro i luddisti, i boomer affermeranno per l'ennesima volta che "si stava meglio quando si stava peggio", i produttori di VPN si fregheranno le mani e partiranno una miriade di programmi di affiliazione, simili a cosche mafiose, in stile multilevel marketing, ecc.
Anche le reazioni dell'azienda non tarderanno a manifestarsi. Spero di sbagliarmi ma me le immagino più o meno così.
Nel mio piccolo, mi sono letto il provvedimento ed una sola cosa mi pare che sia rimasta nei miei ricordi e che continua ad aleggiare nell'aria: l'inconfondibile e caratteristico tanfo di una esumazione.
Con un po di coraggio, sentendomi come Clarice Starling davanti ad un sacco nero, ho affrontato la situazione confermando i miei stessi sospetti: è lei, malconcia ma non ci sono dubbi, è tornata. Era quasi stata dimenticata nelle pieghe del passato ma è di nuovo tra noi... la data certa è tornata.
Chi, come me, ha perso la vista su astalavista.box.sk, ricorderà con orrore il DPS e il famigerato requisito della data certa, un contestato concetto giuridico-metafisico che ha sconvolto le menti di molti studiosi, per lungo tempo persi in interminabili dibattiti sulla sua effettiva cogenza e sulle differenti modalità per dare certezza alla datazione del famigerato documento:
- raccomandata del DPS in busta chiusa, da conservare sigillata (la data di Schrödinger);
- raccomandata senza busta (la data pubblica);
- presentazione del plico in ufficio postale per apposizione del timbro (la data filatelica);
- deposito all'ufficio del registro (la data fiscale);
- annotazione nei registri notarili (la data nobiliare);
- registrazione al protocollo (la data del posto fisso).
Alcuni visionari di allora, tra i primi ad essere dotati di firma digitale, di marca temporale e di PEC, provarono ad applicare le nuove tecnologie, scontrandosi con un una società acerba che si rifiutava persino di prendere in considerazione un oggetto che non fosse conoscibile attraverso il tatto.
Nel provvedimento contro Replika, il Garante pare proprio ritornare ad un glorioso passato e scrive:
...non consentono di superare i rilievi sollevati dall’Autorità, in quanto: la DPIA... pur analizzando le rispettive basi giuridiche non presenta una data certa, per cui non prova che l’individuazione delle suddette condizioni di liceità di cui all’articolo 6 del Regolamento sia avvenuta in data precedente al 2 febbraio 2023.
... non emergevano elementi da cui far discendere la prova che la Società avesse individuato una base giuridica per tale fine in un momento anteriore al 2 febbraio 2023.
e quindi...
Alla luce di quanto sopra l’Autorità ha contestato a Luka la possibile violazione dell’art. 5, par. 1, lett. a) e dell’art. 6 del Regolamento per aver omesso di individuare, alla data del 2 febbraio 2023, le basi giuridiche delle varie operazioni di trattamento effettuate attraverso il servizio Replika.
Si sente l'olezzo?
Personalmente mi auguro che l'attenzione della gente si sposti altrove, che questo inciso e la velata allusione del Garante alla "data certa" si possa perdere nella confusione generale perché, in caso contrario, si tornerà velocemente ad una compliance di carta. Abbandonare il principio di effettività ci farebbe piombare nel medioevo della data protection, una restaurazione incomprensibile che vanificherebbe il lavoro di anni.
CB