Archeologia fotografica
Un tempo fui un fotografo. A pensarci bene, è una cosa che non passa mai. Non posso dire di avere smesso, anche se ho avuto dei lunghi periodi di rifiuto.
Dal primo anno di liceo in poi ho trascorso molte notti in camera oscura, prima allestita nel bagno della mia camera di ragazzo, poi nell'angolino della mia casa da adulto dedicato alle mie passioni.
Quando ho provato a farne un lavoro mi sono accorto di avere un grosso problema: voglio essere libero di fotografare ciò che desidero e di interpretare a modo mio il mondo che mi circonda. Il mio mondo. Non riesco a fotografare ciò che mi viene chiesto di ritrarre, non riesco a vederlo con gli occhi di altre persone e non mi si può chiedere di fotografare una cosa a me invisibile.
Smisi, ebbi un periodo refrattario, ma non si smette mai veramente.
Ricominciai quando il mio mondo cambiò, ma non pubblicherò nulla che riguardi le mie figlie. Quello è un capitolo privato e riguarda solo me e loro. Alcuni dei miei scatti più belli appartengono a questo periodo, ma non saranno mai divulgati, almeno finchè riuscirò a proteggerli.
Come accade per i lapilli sotto la cenere, basta poco per ravvivare l'incendio, la voglia di vedere il mondo a modo mio, il desiderio di condividerlo e sentire impulsi che non sono mai riuscito a sopire completamente.
I'm back.
Collezione LUCE
Collezione di foto della mia giovinezza. Dal 1987 in poi. Camera oscura tradizionale, sviluppo e stampa. Geocities non esiste più ma il watermark è ancora li.









Collezione URBAN
















Collezione MARE
Collezione MONTAGNA





























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