La Tabaccaia e l'età dei clienti: le tecnologie fighissime non sono affatto una buona idea.

Ma quanto è bella la tecnologia che funziona? Vai al centro commerciale, frughi tra gli scaffali e, come d'incanto, trovi esattamente quello che ti serve, non sapevi nemmeno che esistesse ma sembra fatto apposta per te... che emozione, che fortuna! Invece è l'inizio di un incubo.
La tabaccaia di felliniana memoria, oggi, si troverebbe in forte imbarazzo a causa della legge e sarebbe obbligata a distinguere i minorenni dai maggiorenni. La tabaccaia potrebbe ammiccare solo ad adulti consenzienti, senza rischiare di depravare o vendere sigarette a minorenni.
Andrebbe al centro commerciale e troverebbe una fantastica telecamera capace di farlo molto meglio di lei.
Felice lei, felici i gendarmi, felice il suo DPO, felici tutti.
Peccato che al Garante (francese) questa soluzione non piaccia affatto.
“Socmel che due maroni!”
Eh, ma il Garante ha le sue ragioni.
L'autorità francese (CNIL) l'11 Luglio ha dichiarato che i sistemi di sorveglianza potenziati con tecnologie di riconoscimento, progettate per stimare l'età dei clienti e basate su intelligenza artificiale, non sono né necessari né proporzionati per tale verifica. Di conseguenza, il loro utilizzo comporta la violazione del GDPR e amplifica la sorveglianza generale.
Per carità, sacrosanto il rispetto delle regole, non si possono vendere sigarette ai minori, non si può vendere loro alcol, non li si può far accedere a luoghi di perdizione come sale gioco o sexy shop, tuttavia per i controlli bisognerà fare a meno delle telecamere intelligenti.
Queste telecamere sono progettate per scansionare i volti dei clienti e determinare se gli individui "appaiono" minorenni. A seconda della valutazione, i clienti possono essere segnalati alla tabaccaia come maggiori o minori di una certa età (tipicamente 18 o 21 anni) e lei dovrebbe astenersi dalla vendita.
Dato che le telecamere sono commercializzate come strumenti di supporto alla valutazione e al controllo della tabaccaia, non potendo essere autonomamente sufficienti, sono giudicate dal CNIL non necessarie e nemmeno particolarmente utili. Secondo la valutazione del CNIL, questi sistemi non riescono ad apportare significative migliorie agli strumenti tradizionali di verifica dell’età, creando al contempo inutili rischi per la privacy, contribuendo alla normalizzazione della sorveglianza di massa (banalizzazione e assuefazione) e impedendo limitazioni significativi al consenso per i clienti. L’automazione può persino incoraggiare la tabaccaia (ma vale per tutte le persone con la stessa esigenza di verifica) a fare affidamento esclusivamente sui risultati delle telecamere, senza affiancare adeguati controlli della documentazione.
Il fatto che esista un margine di errore, come per qualsiasi sistema di intelligenza artificiale, mette in dubbio il concetto stesso di necessità e di adeguatezza.
La proliferazione delle telecamere comporta rischi per i diritti fondamentali delle persone e, anche quando il trattamento dei dati avviene solo in locale, senza cloud, questi dispositivi contribuiscono alla normalizzazione della sorveglianza algoritmica negli spazi pubblici.
Inoltre le persone sarebbero sottoposte a trattamenti senza poterli evitare e senza poter esprimere un consenso o un dissenso. Questo meccanismo porta alla diffusione di situazioni di controllo di massa, comunemente accettate e imposte nell'ambito di attività perfettamente legittime e comuni. L'attivazione predefinita e continua appare sproporzionata rispetto all'obiettivo perseguito, portando la tabaccaia a filmare indistintamente tutte le persone, anche quelle chiaramente adulte, e impedendo di fatto l'esercizio del diritto di opposizione.
In due parole, ribadisco, viene meno la necessità e la proporzionalità del trattamento.
L'autorità Garante ha indicato metodi di verifica alternativi e conformi ai requisiti di protezione dei dati, tra questi spiccano i tradizionali controlli dei documenti d'identità o di altri documenti che riportano la data di nascita. È difficile leggere questo parere del CNIL senza ricordare che la Commissione europea sta sviluppando un prototipo di wallet per la verifica dell'età, ideale per risolvere casistiche identiche a quella appena affrontata dal Garante.
Peraltro, è interessante notare che i produttori di telecamere e la tabaccaia francese, trovandosi alle prese con l'obbligo di verifica, si sono organizzati sulla base delle linee guida del CNIL del luglio 2022 che, tuttavia , devono ora essere armonizzate con le ben più recenti indicazioni dell'EDPB e della posizione condivisa in materia di sistemi di videosorveglianza dotati di AI. Nonostante le indicazioni, i sitemi di videosorveglianza evoluti, a causa dell'elevato rischio intrinseco, dovrebbero oggi essere sottoposti al parer delle autorità Garanti, prima di essere utilizzate e, oltre a questo, verrebbero valutati in modo molto restrittivo.
Questa decisione ha un effetto diretto su tecnologie analoghe e contesti affini: stadi, enti pubblici, discoteche, centri commerciali, cinema, scuole, ecc.
A mio giudizio, la protezione dei dati sarà sempre in pericolo se le autorità Garanti avranno come unico obbiettivo punire i singoli titolari. La logica suggerisce di prendere in considerazione le cause prima degli effetti e, nel mondo reale, i titolari si fidano di produttori senza scrupoli, forti del loro ruolo terzo, che spacciano sistemi vietati come se fossero soluzioni fighissime, Smart, Cloud Computing, Intelligenti, Connesse, IOT, NTF, CCCP, WTF, Machine Learning, Data Driven, Real Time, Garantite e Certificate, Blockchain, Bitcoin Ready, Auanagana.
Il dito punta ai produttori, oscia, non agli utilizzatori. Si, è vero che la scelta di utilizzare certe tecnologie, alla fine, è dei singoli titolari, ma arroccarsi su posizioni manichee significa non voler guardare la luna e, di conseguenza, essere molto molto sciocchi.
La tabaccaia di "Amarcord" aveva suo un metodo infallibile per distinguere i maggiorenni dai minorenni, ma non penso che oggi sarebbe proponibile.
Concludo con una pillola (amara) di storia: questi fighissimi e vietatissimi sistemi esistono solo grazie a immensi database raccolti qualche anno fa con simpatici giochini (gratuiti, tuttora presenti sugli app-store ed online) che hanno meravigliato milioni di possessori di smartphone. Tutti noi, incuriositi dalla mirabolante e nuovissima app, abbiamo scattato seflie di noi stessi, fratelli, sorelle, genitori, vicini di casa, nonni, nipoti, cani gatti... qualsiasi cosa pur di gioire della magica app che sapeva indovinare l'età e abbiamo inviato questi selfie a produttori ignoti... così, sulla fiducia.
Gratis, naturalmente!