Pensieri d’estate: niente privacy in mezzo al mare.
Passeggiando sul molo mi imbatto in una boa decisamente particolare: una boa con videosorveglianza.
Questa mi mancava!
Normalmente le boe sono oggetti rudimentali, fatti per galleggiare e sopportare enormi sollecitazioni, incidenti, collisioni, maltrattamenti di ogni tipo. Una boa fissa non può sperare di durare granchè perchè il mare si mangia tutto: se non è la salsedine, ci pensano il sole, i raggi UV, gli sbalzi termici, i flutti, le correnti galvaniche e, se questo non basta, arriva Poseidone in persona.
Ma la videosorveglianza non conosce limiti e ti raggiunge anche li, in mezzo al mare, vicino ad una meda, su un gavitello di segnalazione o una stazione di misurazione marina. Un navigante potrebbe serenamente pensare di essere nel posto più isolato del mondo ma ecco che spunta una telecamera corredata di informativa privacy! Fantastico.
Non sto parlando di un palo piantato nella placida laguna di Venezia, poco differente da un lampione in autostrada, ma di una boa galleggiante, ancorata al fondale, in mezzo al nulla, senza corrente elettrica, con poco campo GSM, con una batteria alimentata solo da un pannellino solare, un obbiettivo che nessuno pulisce, ecc.
L’arcipelago toscano conta su varie tecnologie per la protezione dell’ambiente ma non mi aspettavo una telecamera fluttuante. Eppure eccola.
Così, dopo un breve approfondimento, scopro che di telecamere ce ne sono effettivamente tante, tecnologicamente avanzate, posizionate a protezione delle isole e della fauna. I bandi di gara riportano planimetrie e rilievi con posizione esatta e raggio visualizzato da ogni singola camera fissa.
Effettivamente sapere dove sono esattamente gli occhi elettronici può facilitare chi intenda violare le aree protette evitando di essere ripreso.
Ma le boe con telecamera non se le aspetta proprio nessuno!
Concludendo questo breve pensiero estivo, desidero rassicurare gli amici marinai. A parte il faceto, questa boa non monta alcuna telecamera e non è li per sorvegliare i diportisti, è un semplice gavitello di segnalazione con luce lampeggiante notturna. Viene utilizzato proprio per segnalare i limiti delle aree protette e, come prevede la norma, riporta l'informativa privacy che avverte dell'esistenza degli impianti fissi.
La privacy arriva anche li, in mezzo al mare.
Prosit.