Andiamo a divertirci un po'.
Andiamo a divertirci... e vediamo cosa succede.
Ieri, in occasione del Milan Games Week, come decine di migliaia di altre persone (ragazzi, bambini, famiglie) sono andato in FIERA. Sempre bello vedere le architetture di Renzo Piano.
Entrando in fiera, ho detto alle mie figlie:
"Ragazze, spegnete wifi e bluetooth. Però spegnetelo del tutto, non in modo temporaneo. Andate nelle impostazioni e disattivatelo da li così non si riattiva fra 10 minuti"
Sono abituate alle mie stranezze e, come ogni volta, si sono anche un po' seccate nel sentirsi raccontare come fare una cosa che sanno fare. Si, perchè spippolare con il cellulare lo sanno fare veramente bene.
Ma sono piccole, sanno"come" fare una cosa ma non sanno "cosa" stanno in realtà facendo.
Fatto sta che le ho incuriosite e in coro mi hanno chiesto:
"Perchè?"
Non faccio a tempo a iniziare lo spiegone che, dopo pochi passi, vediamo questo cartello:
E' Fiera stessa che ci dice che "...tratta i dati così acquisiti...", ci dice che li anonimizza e li aggrega ma questo lo fa, appunto, partendo da dati che riconosce essere dati personali.
SINE QUA NON
Se non fossero dati personali, niente cartello, niente informativa, niente di niente. Lo farebbe e basta. Perchè dovrebbe avvertire?
Approfondiamo: se venisse messo un addetto alla porta con il contapersone, una macchinetta che conta +1 ogni volta che viene premuto un pulsante, non ci sarebbe nessun cartello. Contare le persone che passano non genera un dato personale ma un dato aggregato.
In sostanza, il segnale wifi monitorato da fiera milano è un dato personale, per questo viene data una informativa. Non ci sono dubbi.
Prosit